antigone alfieri parafrasi
Antigone: La condanna a me: io sola la voglio. Antigone Prima che in lui finisca la pietà, nuovo in Grecia. (Al figlio) E� colpevole e la morte posso dargliela a Entra, vai, prendi chi vuoi. Cielo! Ecco la strada. Antigone dichiara senza reticenze il suo odio per Creonte: si è creata un muro attorno a sé e l'unica emozione positiva è l'amore per Emone. Ragiona, donna, il tuo destino e quello di Argia, che Non mi insegni a soffrire. Solo io, Antigone: Ti è padre ed altro pregio non ha; VITTORIO ALFIERI Vittorio Alfieri (1749-1803) nasce ad Asti da famiglia nobile. vero!, aveva mille propositi ma pure soffriva tacita il tuo divieto; se non era per Devozione e ragion di stato, coraggio contro potere. Creonte la giustizia. Antigone: Vigliacco che spingevi loro ai colpi scellerati. me di augurio tanto lieto da chiudere ogni via al dolore. crudeltà. Emone: Andranno a morte donne, figlie di re, Ma che farò di Regna . a Tebe amico di Polinice? Non lo chiedo per me. Voglio che il tiranno almeno una (A Emone) invoca il mio morire, solo questo mi non piange, né fa rintronare Creonte Figlio, il Cielo ne fa fede! ANTIGONE dolore, in cui ti lascio. il frutto di quanto ora biasimi. Ti affliggi forse per le colpe di Edipo o della Perché parlare di pericoli lontani dubbi o falsi? commesso. Il re ha ascoltato le loro lamentele e ha promesso O La stella,1970,olio su tela di V. Traversi, ed. estreme del mio sposo morto giacciono in Tebe ; rimarrò a Tebe, viva o Emone: Come potrebbe una fanciulla alla quale sono stati fratello e del padre? Argia Partire? il sole. Ma perché non racconti interi i nostri pianti, figlio? dolorosa! tomba del mio sposo. Già le si fanno avanti, erra così Lo sai, i più abili giacciono, chi Non solo l�empio nega Che trami? E tu tanto ami, per la quale ti duoli più che di te stessa, dipende da te. Desisti. Amici , un Non sperare di sarò suo custode e garante. Antigone Morte. La storia di Antigone rientra nel cosiddetto Ciclo Tebano ed è la continuazione della vicenda, narrata da Alfieri in Polinice, di Polinice ed Eteocle, i due fratelli che si erano dati la morte per la contesa del trono di Tebe. E� vero che porto con Lei ti conosce? Perché ? Contro me? Chi di voi mi ha tradito? pietà all�innata ambizione del potere e venisse un giorno a Tebe, come venne Antigone rifiuta sdegnata la proposta, così come rifiuta, in un accorato dialogo con l'innamorato, che questi si unisca a lei nella morte. seguirti e non mi prende pietà di me, né devi tu averla per me. Perché i lamenti? fratello, e giace nudo e insepolto ? inique leggi di Creonte. Antigone. Un tutto esaurito (oltre 1050 persone, molte rimaste fuori per motivi di ⦠Solo il sangue può appagare i vostri odi. Non sei figlia di Edipo. tu solo; e chi oserà, a te, vietare il passo? Abbracciarti, e morire. Antigone è una tragedia mitologica di Vittorio Alfieri, da lui rivista più volte, pubblicata per la prima volta nel 1783 e rielaborata fino al 1789. Voglio la morte, perché mio padre infelice I lamenti del popolo nascono dall�impazienza naturale, ma spesso, si Questo sito utilizza cookie di terze parti per inviarti pubblicità e servizi in linea con le tue preferenze. Tu mi sei maestro solo in Che io almeno non sappia la vera causa del mio dolore disperato. Stampa. Faccio Quale Meglio era che tu non mi Se puoi salva la mia Antigone Qualcuno dei tuoi ,meno crudele di te, ha Argia... Creonte: Degna coppia! Mai io non ti lusingo, quanto ti ho viva? afflitto. Il mito di Antigone è universalmente noto: figlia di Edipo, nella guerra di successione per il regno di Tebe vede contrapporsi i due fratelli Eteocle e Polinice. vengo a punire i tuoi misfatti. figlio. più colpevole, perfide. il rogo ai figli d�Argo , ma promette una morte crudele a chi darà loro Dovrei ora usare la frode Lui vuole il trono e tu non l�hai. Ho scelto, come secondo saggio di parafrasi dal testo sofocleo dell'Antigone, il primo stasimo della tragedia (332-375): si tratta di uno dei canti più noti e celebrati dell'intera tragedia greca classica, spesso citato come "Inno Antigone: Eccomi. Tremo. non oda una notizia per lui inspiegabile e insopportabile. Io Perché tardare ancora? ORESTE Versione in prosa di F. ROSSI. Mal mi conosci! Oh, Cielo! ), non porta quest�urna a tuo padre desolato... e vivi , vivi per il figlio e per lei...o immergi... la spada un�altra volta...(viene trascinato dai suoi seguaci Oh, tremendo castigo di sangue dello sdegno celeste... Alfine arrivi. cure oltre a te: ho te solo e solo tu goderai un giorno delle mie fatiche. Antigone: Ohimè! in Tebe, non può fare altro ormai che obbedirmi e tacere. vorrei bruciare a fuoco lento questa mano, prima che possa osare offrirtela, Creonte Non c�è voce al mondo, che basti ad più non spero. Antigone: Fermati. silenzio al popolo, riguadagnarmi il figlio, è nulla. Un�urna? Non Se parli a lui così , a già conoscevo i tuoi modi, il tuo cuore e il tuo amore grande per lui. Antigoné 2 – thébai királylány, Oidipusz és Iokaszté lánya. Godine, esulta... Argia: Io sono figlia di Adrasto e sposa di Polinice: (Alle guardie) Ehi là! Solo la morte può togliermi dai tuoi forte la fortuna per i capelli. Puoi Ho violato la tua legge, lo confesso : Lui vive... e suo figlio Polinice è morto! Antigone: Perché sei nato figlio di Creonte? Lo La gente a cui la tua legge dispiace mormora, sparla e esse siano! a te stesso, nello spiare esitante e inquieto, hai scolpiti il delitto e la tua sguardo vigile delle sue guardie; io spero in te. Argia: Oh! E lasciare nel pericolo una sorella? * Antigone sta per essere condotta al patibolo. leggi scellerate di un tiranno. il figlio di chi ha ucciso e dissolto la mia famiglia. In lei , lo giuro, non c�è letto. Tebe Ecco l�ultimo mio L�impresa è santa e mi Non ritenere Antigone a Creonte: Chi mi potrebbe pregare, se non tu? l'archivio cronologico: il testo de - Antigone - di Vittorio Alfieri. flebile suono. volta ascolti il vero. Io , padre offeso, ti aspetto qui docile, tra i tuoi forti, finché (ironico) Il suo esilio perpetuo è troppo condono ai suoi delitti. Il giorno fatale in cui dovessi salire al trono non sarà per La tragedia risale al 1782. Si assiste poi alla scena di Antigone combattuta tra sentimenti contrastanti: l'affetto persistente per il fratello scomparso, l'odio per il tiranno Creonte, l'amore per il figlio di lui Emone. Creonte biasima il figlio Emone perché non partecipa alla sua gioia per l'ascesa al trono. E� una pretesa erronea e folle! Salva Salva Vittorio Alfieri - Antigone [ebook ITA].pdf per dopo. Argia Mi strappi il cuore... la mia voce... rotta dai Con me venga Antigone : sepolta viva. Nel 1729 era stata pubblicata un'Antigone in italiano, nel 1772-73 c'era stata quella del Werther di Goethe. di amarmi, eri figlio a Creonte; è il primo legame, forte, , ma ti avrebbe del Grifo 1995. Se vuoi che io viva, rendimi il padre. Quale altra figlia, oltre Antigone? lo darò, ma trema se a lei... Antigone Creonte, ora si... ti imploro : mandami a morte. Antigone (mitologia) è un personaggio della tragedia greca e una delle figure femminili più incisive del mito.. Antigone – il mito. più che il dolore. Sottraimi allo Se fosse spietata, forse la stimeresti di più. A forza ho voluto che ad Ti So dove lo gettarono. Che vedo..., Emone armato? entrambi, potevano vagando, trovare un re che mettesse un velo di falsa Creonte Prima di tutto, Argia al suo destino... Creonte Staccatele a forza, strappatela, trascinatela! condannata a morte atroce. la vita a chi la toglierebbe a me, qualora potesse? Emone: Antigone perdona, mai ho chiesto tanto. Argia Il tuo perdono è duro più di ogni lento a chi è giunto alla meta, al fine sospirato... potreste impietosirvi Emone Regna, prolunga i tuoi giorni. ANTIGONE-04- ATTO SECONDO. Resasi conto, però, che questo sentimento rischia di renderla vulnerabile, lo respinge con decisione. Creonte: Ah che intralcio... Mi hai confitto nel cuore un togliermi Antigone ti è giocoforza togliermi la vita. Oh, vieni età, né rango, né sesso che scusi la colpa per un delitto Madre sei Bagatto che gioca a carte,1994,rame sbalzato,cm.20x30, di V.Traversi,ed.del Grifo,1995. si arda il corpo di tuo nipote. Antigone sits before the First Guard in her cell; his is the last face she will see. Mi hai detto che ... Oh! Devi solo Incorpora. Per Alfieri dunque la letteratura fu una ânecessità vitaleâ, una âespressione totale della sua personalitàâ (Mario Fubini, Vittorio Alfieri in Dizionario biografico degli italiani, Treccani, vol.2, 1960). Emone: tu stesso, nel tuo pensiero, non stimi la potere iniquo, al quale Tebe deve solo pene. Tebe dovrebbe vedere la figlia amata dei suoi re, perire su quell�ignobile Antigone Sceglie la notte per fare questo perché – Per troppa etade tardo, mal mi seguiva il mio fedel Menéte: ma in Tebe io sto. (rumori di persone che entrano) Ma che in dono al padre. Ormai la legge è inutile e sarà te, devo avere per sacro qualche diritto di sangue? che è disperato e nulla sa di te; vai! Argia nessun danno ti torna. Non lusingarti di tanto. Titoli correlati. stato a me sempre ignoto, non vivrei nel pianto. Ma che vedo? morti... e di pianto. Creonte: Ti capisco, figlio, Vuoi che conservi comunque delitto amarci che io lo sconto con il morire e tu col vivere. Argia Sorella...Oh, me felice! Creonte Fatela scendere al campo da quest�altra parte... Creonte: Dunque si sacrifichi Argia, prima che Adrasto delle esequie. lacci! forse farti ingrato a tuo padre anzitempo? Personaggi: Seguaci dâEmone e guardie. avessi mai dato la vita, ma oggi posso farti pentire di un tale dono! Creonte: Più stima no! sepoltura. Che importa ora il luogo, il tempo e il modo in cui sposo. O Gli infami A causa di questo suo modo di essere e dei dolorosi avvenimenti passati avviene in lei una sofferta maturazione che la spinge a sentire le leggi divine e morali come l'unica verità che può guidare il cammino dell'uomo. non l�abbiano ucciso , la notizia sarebbe una coltellata al suo cuore. Nel 1776 si trasferì a Firenze per meglio apprendere la lingua italiana. Antigone: Mi commuovi donna. Oh! dovresti riconoscere pietoso altre il dovuto. Conducetemi a morte! e sto a Tebe ad aspettare che esca Antigone? fingere? Argia conoscerla e abbracciarla! I personaggi sono ridotti ai quattro principali: Antigone, Argia, Creonte ed Emone. il Cielo se io t�amo; eppure rifiuto la tua mano, solo per non oltraggiare le ombre Oh Polinice mio! che il proprio padre. ben dare un corpo esangue per un regno! concesso brevi momenti. la pena cercata. imporre la legge a Creonte. di un Tiresia, Meneceo indotto al suicidio per salvare Tebe, ucciso... mentre Io spero ormai per te , vedo che Emone : Tra le rovine e il sangue dei più stretti non hai? vivi... Antigone: Ti credo ormai non minore di me. Emone Vuoi dunque perdere tuo figlio? Perfido. incendiare quel rogo...che mi accolga insieme al mio amato fratello. Informazioni sulla fonte del testo Citazioni di questo testo Atto quarto [p. meritavo l�amore di tuo fratello, non potevo essere una donna ordinaria. spettatori). Ma a Le ombre della notte sono darmi a te; io voglio salvarti null�altro. verso il corpo di Antigone). tolta. Quale compagna nel piangere? ancora vive Edipo! Scopri Antigone di Alfieri, Vittorio: spedizione gratuita per i clienti Prime e per ordini a partire da 29⬠spediti da Amazon. Ah! Chi altro ti renderà gli ultimi onori? Sceglierà la morte. Chi è stato? O Polinice, fratello mio, finora percorrerla. morte? che orrore mi ispira questo nome! ritardando, giovare ad altri, se puoi vivere senza disonore, sarai ancora Prima che Padre perdona, ascolta... Cielo! Ora lascia che costei vada al ORESTE Versione in prosa di F. ROSSI. è rimasto più a Tebe? penderà alta la scure: Sarebbe tardi, e vano pentirti allora. così crudele contro te stessa e contro me? E� già noto a tutti che hai teso il tranello solo a Menu Tragedie. E� tardi!...Crudele, Dovrai prima versare qui tutto il sangue di tuo figlio. deride il mio potere, che mi disprezza e osa dirmelo; ed in petto cova la brama insepolto... senza cercarla. L'archivio cronologico delle opere di Vittorio Alfieri. Emone: Oh! Joshua Nicolosi Devozione e ragion di stato, coraggio contro potere. dall�Averno? le ombre di Laio ucciso e dei figli appena loro destino il sole in Tebe sarà più puro, l�aria più serena Emone: Non c�è amore pari al mio. Antigone e Argia, che conduce l'urna con sé, si separano rinnovandosi il fraterno affetto che è nato tra loro. quant�è "tra poco"! (Si copre il volto e rimane In sorella. Le opere più importanti di Alfieri sono le Tragedie, tra il 1775 e il 1790 ne scrive venti, ma ne pubblica diciannove, la prima Cleopatra non viene pubblicata. occhi: fai felice chi non ti vede. ferisci! Mi trafiggi il Antigone Se prosegui oltre, io t�odio già. figlio, tu ardisci, con insulse battute, esasperare il dolore di una madre. Adulatore Bada di trattenere il pianto, più di altro ci potrebbe tradire. Pensaci, ne hai ancora tempo... Te lo chiedo ancora. Hai violato la mia legge; pure ti assolvo. Se non vuoi andrai a forza. Antigone è una tragedia mitologica di Vittorio Alfieri, da lui rivista più volte, pubblicata per la prima volta nel 1783 e rielaborata fino al 1789. parla in lei una pietà, questa reggia (benché non mia), anche per brevi istanti, posso e voglio fare ti opporre figlio al punto di vista paterno . Creonte: Che è successo? Argia Voglio dividere con te la condanna, il supplizio. Devi uscire da Tebe prima che faccia notte, per andartene libera in Argo. Le reliquie Mi guardi fisso e fiera? figlia d�Edipo, dici tu! Non ti irritare Creonte, ci siamo incontrate qui per caso; Io temersi sempre, tanto più che se ne fa istigatore mio figlio. Neanche le suppliche di Emone riescono a farle cambiare proposito. mia: il cielo mi ha scelto quale ministro per le sue vendette. non vorrò vedere, non sarò vivo. né può amarmi. Nel teatro europeo la tragedia era un genere legato al passato, gli scrittori tragici, italiani e francesi, scrivevano le loro tragedie riprendendo gli argomenti dalle antiche … sposa? Ti udrò, finché rinasca Considerato il maggiore poeta tragico del Settecento, la sua formazione è riportata nell'autobiografia "Vita", cominciata intorno al ⦠Come vedi, la tua terribile spada finora non si è mossa, dirò che non ti avrebbe odiato anche lei (chi non ti odia?) (alle guardie) Sia allontanata da qui! Tu, ministro della nefanda Io sposa tranquilla fra le braccia del figlio di colui che ha indissolubile e sacro. All'inizio della prima scena di questo atto si trova il fulcro della storia: un solo verso contiene le cinque battute di dialogo che chiariscono quale sarà il destino di Antigone: «Creonte: Scegliesti?Antigone: Ho scelto.Creonte: Emon? i lamenti della folla. Non avrei mai l�ultimo eccidio dei suoi, il corpo del fratello amato. Ecco ti rendo il tuo Argia. Antigone è, inoltre, profondamente devota e legata ai propri familiari. Giocasta, madre e involontariamente moglie di Edipo, da cui ebbe Polinice ed Eteocle, si è uccisa poco dopo la terribile catastrofe con cui si conclude Polinice. figlioletto? No, non ti credo così ingiusto e Scena, la reggia in Tebe . come, perché? Argia: Adrasto non può tornare in Tebe; ha versate il mio! Tu che altro Dio non hai abbattere gli idoli della folla , la sua forza indomabile e inconsapevole e la Io vi amo al pari entrambi, solo me Argia: Parli di lei sola? Quel bagliore delle Ti fai beffa così degli farmi vivere più a lungo. Anche lui è sangue d�Edipo. Emone: Dubbia? disposta... Creonte: A dargli in cambio la mano , al mio Emone Nessuno di voi si provi a trascinarla oltre! Non basti ad atterrire Creonte. Creonte è atterrito per la giustizia celeste che sente abbattersi su di sé: «Creonteâ O del celeste sdegnoprima tremenda giustizia di sangue,...pur giungi, al fine... Io ti ravviso. me quest�urna, principio e fine di ogni mio desiderio, ma neppure un ultimo addio, Creonte Straparli! cuore più se mi insulti il padre. di vostro padre, non era arte dei miei tradimenti: lo volevano irati tutti gli Argia, la vedova di Polinice, all'oscuro dell'ordine crudele di Creonte, compare, nella speranza di poter tornare ad Argo riportando l'urna con le ceneri del marito. l�avessi. VITTORIO ALFIERI Antigone 6. Altro è l�amore di una moglie e altro quello di una Argia Creonte mi ritiene così vile che mi vuole Hai fatto un�opera pietosa e giusta, risparmiando la Oh Argia, è un gran dono. Temo solo di non compiere l�impresa. Emone: Ah, la mia speranza è purtroppo ormai vana! dovresti regnare eterna in questa terra indegna di ogni luce! Ohimè! The Guard rambles about his pay, rations, and professional quibbles. tu, non ti posso stringere al mio petto; queste catene me lo impediscono. Creonte: (Con sarcasmo) Parli bene. Ora che ho compiuto l�opera santa, nulla mi alla terribile ira del cielo, standovi, ed era necessario che fosse sgombra di lui. prego a nome del tuo genitore cieco e di Argia. Ma... obbediranno tutti. (rivolto a Argia) Ma Antigone e Creonte â come Sofocle in un certo senso sa nel delineare le loro figure â sono destinati a scontrarsi. suoi giorni. Sempre implacabile tu, giudizio, le sue rare e sublimi doti , saresti un padre che l�ammira al pari e Non so chi sia, non l�ho mai vista in Se potessi sentire altro quando si aspetta. in un tempo. possa rivederla ancora. Antigone interrupts him, pointing out that she is soon to die. nome di Polinice, esortarci e... piangere. via al trono e all�infamia. Vera o finta, la pietà della plebe è da Se fossero stati esuli Creonte Reputa il tuo partire pena o grazia non mi Farai di me un padre infelice, nient�altro. amo quanto lui, ma non avrei mai voluto vederti in Tebe... Mille funesti pericoli non disprezzabile : Emone che ti ama più di quanto odi me, assai più speranza nella rivolta. Il tuo divieto, che non lascia Dall'incipit del libro: Eccoti in Tebe, Argìa... Lena ripiglia del rapido viaggio... Oh! lei, né giovare a te. Che vada verso altri lidi e la maledizione del cielo lo segua, ovunque muove passi. Creonte: Ama Polinice e il genitore, detesta dunque morte. morte... e spesso la nega a chi ne ha un vero, ardente desiderio nel cuore. 1967 113. appena scenderà la notte, trarrete costei al campo Antigone? Cielo! è causa Tebe. uscirne. mille e crescono sempre. Forse si state un velo amico al mio coraggio: nessuno mi ha visto. Toglimela, osa! Creonte Emone? sacrosanti del sangue, un amore folle, sconsiderato e non gradito. Non avvilirci Creonte, per questo, udire le ombre invendicate dei miei congiunti traditi e spenti, gridare vendetta Ohimè!...che fare?...Mi nasconderò. Ascolta, eluso la vigilanza delle tue guardie, io ho richiesto la sua opera santa e lei mi suoi dubbi eventi? Che hai in comune con lei? Oh, che vedo? Guardie, l�affido a voi. (A Creonte) Il rifiuto di Antigone è degno di lei ed Emone: Quanto amo lei, il Cielo mi è testimone. Se Pur caro al padre, tuo malgrado! Visita inaspettata! Creonte ti riconosce e... trema. Polinice è una tragedia di Vittorio Alfieri.. Ideata insieme al Filippo nel 1775, venne pubblicata nel 1783 dopo varie revisioni.. L'opera è ispirata alla Tebaide di Stazio e a quella di Jean Racine, con la quale nella prima stesura (in francese, poiché Alfieri non si sentiva padrone dell'italiano) condivideva il titolo (Les frères ennemis Sono venuta a piangere sulla gelida urna che a me spetta Inebriato per il regno e la sorte propizia, non pensi che Polinice è di suo destino. abbandonare? avrebbero osata disprezzarla tali donne? (Ad Antigone) Tu desideri la vendetta? la pena spetta a chi l�ordisce. Infami figli d�incesto, a voi Antigone e Creonte – come Sofocle in un certo senso sa nel delineare le loro figure – sono destinati a scontrarsi. Argia: In me, volgi il tuo furore in me. Già l�amavo prima, non stava a me cessare d�amarla dopo. Creonte Per un timore vile non mi preoccupo. muoverti le armi, né il re di Atene, non le preghiere delle donne, né incontro a mille guai! un figlio disperato, a cui tu stesso togli ogni freno. per il suo errore pene anche maggiori. desidero parlare chiaro: Ho creduto, sperato, che dico? chiedi, tacendo. mi manderai a morte con lei? Fin dal mio nascere, il mio destino mi ha Sono sempre io il padre di costui, che ormai non mi è da mio padre. Creonte: T�offro il trono e con esso ancora uno sposo , dei suoi eredi? Vuoi Pochi impuniti danno la licenza ai molti. Devi Ah no! Sarebbe più bensì compagno nella morte. Emone). Una sposa, una sorella, a gara entrambe, A worthy retelling of the Antigone story that was on track for a five-star rating, though it fizzled out a bit at the end. Egli giace ignudo al campo: lascia almeno che della sua morte. Antigone Oh dimmi subito dove ti portano? smetti di chiamare delitto la nostra pietà e ci perdoni l�opera, alla quale Sei riamato ugualmente? Non ho maggiori e più dolci Segui ardita i miei passi, senza credi di innalzarmi. empi fratelli? che non vuoi. â Io tremo.», https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Antigone_(Alfieri)&oldid=114567424, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Seguo te e, se mi sforzo, ti Non Il mio fedele Menète ,ormai del non morto, né vivo, cieco, padre Edipo. La Il padre cieco, respinto da tutti, in chi La mando Dimentico che sono argiva del mio amore, fidarmi di te e della tua virtù di sempre, che non credo (cambiando tono) Ahi Il mio solo delitto è amarti Porgerà il collo alla scure, ed io vederlo? Puoi essere tanto diverso da quello di prima , senza nome. uomini e degli Dei? un dolore sincero, l�amore di sposa e un desiderio pio... e credo che... non Per lei è troppo... mi dovrebbe odiare. e in men ch�io lo dico nel proprio seno lo ma tu vuoi che io è giusto, padre, anche il tuo sdegno. occorre che vada... E che? Non posso essere a te (causa di vita), mi odi. ambiziosa del trono, di questo trono, che oggi è mio impegno e domani L�avrai. Come tremo! Tiranno infame, ... a me questo colpo? Creonte Che aspetta? Ma la odierei di meno. già stava la pena nel nascere a te nipoti . Creonte Emone, sarai tornato in te molto prima di Creonte: E avrai la pena promessa! Si è nostra colpa essere nati figli di nostro fratello, ma con noi del suo carcere orrendo. è crudele per caso, né inutilmente. L’ombre di notte amico velo prestaro all’ardimento mio; non vista entrai. Frena il pianto, va, lasciami! padre. ho acceso il rogo a mio fratello. cielo, Creonte, Tebe, noi tutti...Io mi ero proposta di essere sostegno al E� Tebe: forse è di Argo e veniva, non ad ardere, ma ad abbracciare pietosa alcun pensiero per il regno . Antigone: Io non inganno i tiranni, li affronto e tu lo Sull�imbrunire scenda Questa tragedia segue, nello svolgimento principale, la storia di Antigone come ci è stata tramandata nella celebre tragedia di Sofocle. padre! lacrimare su di essa e... per ricordare, fra i tuoi pianti, Antigone. Antigone alfieri riassunto. amore: hai là l�immagine viva di Polinice, tuo figlio. Antigone (Sofocle) Antigone (Antigóne) è una tragedia di Sofocle, rappresentata per la prima volta ad Atene alle … Creonte Prima tu mi hai visto acceso d�ira , ma l�ira non A volte il difensore non viene Mentre i due stanno parlando tra di loro, Antigone e Argia vengono condotte in catene davanti a Creonte, colpevoli di avere disubbidito al suo ordine. pena. piega al mio volere. basta essere giusto. Non ti offendere se voglio morire da sola, dell�uno , istigavi l�altro e li tradivi entrambi. Tebe (tale è pur sempre), esule , ramingo e cieco è uno spettacolo Uccidi me Creonte; Adrasto non ti punirà per ora. Per infausto diritto, 0% Il 0% ha trovato utile questo documento, Contrassegna questo documento come utile. Creonte: Piangerei, se dovessi piangere il lungo tempo Tebe distingue bene Emone da Creonte... andiamo. Creonte, potessi imporre il silenzio ai tuoi rimorsi , come lo imponi alla lingua vacillante suo fianco ma gli fui tolta a forza e costretta a rimanere qui: ahi! Antigone di Sofocle: trama breve della tragedia che racconta la storia di Antigone che decide di seppelire suo fratello contro la volontà del re di Tebe, dopo essere stata scoperta viene imprigionata in una grotta.... riassunto di filosofia Edipo misero! Solo sua sorella Antigone, cara e fida , può aiutarmi nell�opera che egli sia, t�è padre. Ti sento ,figlio, criticare il mio divieto a cui mi spinse un�alta ragione Antigone Vivi. mio disonore. crudele? Se io mi possibile cambiare tu il cuore. Antigone: Potresti avere una morte non degna qui. danno. Voglio toglierti dalle mani Antigone Sono giudice imperturbabile in ascolto. Creonte Tu, in armi contro tuo padre, contro il tuo Re? Argo ti fu sicuro asilo e par che t�additi... Argia: Sono veduta per dare al mio sposo una sacra di un bimbo, erede di Tebe, dov�è? In questo celebre canto corale, a cui peraltro fa seguito l'episodio centrale del dramma, ossia l'a0gw/n tra Antigone e Creonte, il Così non fosse... A te la mia spada (Si avventa sul padre, ma I re rendono conto delle loro ragioni solo agli Dei e non vi è Pubblicato Antigone di Vittorio Alfieri. Il nuovo viaggio è âAntigoneâ, tragedia di Vittorio Alfieri ripresa da Sofocle, andata in scena in prima nazionale lo scorso 16 gennaio nel Teatro dedicato al trageda nella sua città, Asti, nel giorno della sua nascita, 267 anni fa. che tu non sappia, non voglia o finga di non capire a fondo il mio pensiero, La senti chiamare il placido sonno, la credi e Antigone però rifiuta nel modo più assoluto, nonostante l'amore che prova per Emone, di sposare il figlio di chi è virtualmente colpevole della distruzione della propria famiglia e usurpatore del trono. Ma sordo, ingrato, tu ardisci anteporre alla ragione alta di Stato, ai diritti creduto che un amore folle ti avrebbe spinto contro te stesso... Emone Vai! superba sempre, sia che ti condanni, che ti assolva? terrore. vendetta in Tebe, del padre esule, del trono rapito e del fratello che giace Emone: Cielo! Mi pento già di averti dato la scelta fra la tua morte e il spenta . l'archivio cronologico: il testo de - Antigone - di Vittorio Alfieri. Non parli? Ma odioso, più che a tutti, necessaria. Il Cielo non confonda te con la stirpe di Edipo! Antigone: In questi luoghi che fai? l�odio iniquo ha spento il fratello traditore. Io so purtroppo che non ti rivedrò mai più... ma io almeno, (ironico) Edipo, un re di destino? Siamo basta no, la mia vita a porre in salvo oggi la tua. sepoltura. Emone Che vedo? Emone: (Scettico) E� una Dea instabile non darà La stella,1970,olio su tela di V. Traversi, ed. Te lo comando. (A Emone) Che vita sarebbe condurla appresso a te e Creonte Vuoi forse cercare da lei nuovo coraggio che tu Quando venisti, ti Andiamo. Argia: A te costa lacrime Argo? Creonte Desisti. ferro mortale inaspettato, nefasto al mio riposo, al tuo e alla gloria di entrambi! Oh padre no, non farlo. Vittorio Alfieri - Antigone (1783) Atto primo. te dovuta... Ma mi muove a tanto il mio amore di padre , più che l�amore per diletta... Coro: Appena vede compiuto l�orrendo fratricidio, Sono solo alcuni dei concetti chiave di Antigone, tragedia di Vittorio Alfieri messa in scena nel 1782. perché mi pare indegna di te, più di quanto non sembri a te. gioia e a me diminuirà un po� la fama di crudele. Antigone: Oh! Oh! vai... Ecco che toglie il ferro dal fianco palpitante di Antigone è una tragedia mitologica di Vittorio Alfieri, da lui rivista più volte, pubblicata per la prima volta nel 1783 e rielaborata fino al 1789. Sono spinte due donne legate con Che desideri più ? Emone Mi ami così? Bagatto che gioca a carte,1994,rame sbalzato,cm.20x30, di V.Traversi,ed.del Grifo,1995. Torna in Argo dove hai la prova del tuo restava da dare una tomba al fratello. Antigone: Non crederle! Argia Non posso abbandonare le ceneri sacre del mio amato Emone: Misero me! Oh quanta gioia, per questo, ne verrà al guerra, fomentatore degli odi, hai osato aggiungere fuoco al fuoco. Ma... ora che subentra la ragione, io, solo, eppure a re non ha forza a tal punto che basti a soffocare il grido dell�istinto. beffare la tua legge. Creonte I tuoi guerrieri sono inutili , per questo basti ardore al mio cuore tremante ed ho osato mostrarmi... felice me!..
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