Cronaca Giovedì 26 Novembre 2020 Nato all'epoca dei Florio, nel 1900, il giornale vive il suo periodo d'oro negli anni della direzione di Vittorio Nisticò, dal 1954 al 1975. La pellicola, diretta da Antonio Bellia, vede la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell'epoca: Antonio Calabrò, Michele Figurelli, Mario Genco, Francesco La Licata, Gabriello Montemagno, Franco Nicastro, Gigi Petyx, Marcello Sorgi, Vincenzo Vasile, Piero Violante e testimonianze come quella di Letizia Battaglia e della figlia di Salvo Licata, Costanza. E fonda un giornale, il L’Ora, al quale affidare la comunicazione e la disseminazione di tale progetto. Crea Alert 26-11-2020 ... A Palermo una ragazzina di dieci anni è morta durante l'ora di educazione fisica alla scuola media Vittorio Emanuele Orlando in via Lussemburgo. L'Ora è inoltre il primo giornale che osa intraprendere la pubblicazione di una serie di documentati e dettagliati articoli di inchiesta sul fenomeno mafioso in Sicilia, che riportano tra l'altro vicende legate all'ascesa del potere di un pericoloso delinquente dal nome di Luciano Liggio, ed ai legami sempre meno occulti tra il potere politico locale e la malavita organizzata. Sono questi anni tumultuosi, durante i quali ha luogo il referendum istituzionale che vede il giornale palermitano schierarsi con i sostenitori della Repubblica, in controtendenza con la maggioranza dell'elettorato cittadino che voterà invano per mantenere la monarchia. Ma la guerra ormai incombeva, e nel luglio del 1943 con lo sbarco degli americani in Sicilia e la caduta di Mussolini L'Ora fu costretto, come tutti i quotidiani a diffusione nazionale, ad interrompere le pubblicazioni dal 27 agosto del 1943. Giornale dichiaratamente di sinistra, l’editore era il Partito Comunista Italiano, “L’Ora” si fece interprete di questo spirito di rinnovamento, scegliendo di schierarsi contro la faccia negativa di quello stesso rinnovamento: la nuova Matteotti. Fu costretto a chiudere per motivi economici nel 1992. Palermo, bimba di 10 anni si accascia e muore a scuola: tragedia alla Vittorio Emanuele Orlando Covid, medico siciliano a casa dei pazienti al Nord: "L'unica soluzione le visite a domicilio" Il romanzo di un giornale raccontato dai suoi cronisti”. Si chiama via Giornale l’Ora e collega via Mariano Stabile e via Pignatelli Aragona, nella sede storica del palazzo della redazione, che oggi ospita un ufficio dell’agenzia delle Entrate. L’Ora è stato per tanti anni, forse l’unico giornale di denuncia, che c’è stato in Sicilia. Palermo Rap. Morello diresse il giornale fino al febbraio del 1902, anno in cui a dirigere L'Ora venne chiamato Medardo Riccio. Sofia, insieme agli ultimi antifascisti siciliani ancora in circolazione, in un primo tempo diede un'impronta velatamente "alternativa" al giornale, ma successivamente operò la definitiva fascistizzazione del giornale[3]. Nel 2019, in concomitanza col centenario della nascita dello storico direttore Nisticò, il Comune di Palermo ha denominato la strada adiacente all'edificio "Via Giornale L'Ora"[8]. © 2020. Giornale L'Ora. Nonostante la popolarità del giornale, il declino della situazione economica della famiglia Florio costrinse a cedere nel 1914 la maggioranza delle quote della società editrice a Filippo Pecoraino, facoltoso imprenditore e proprietario di molini e pastifici, che già dal 1904 aveva acquisito la quota di minoranza nell'impresa dei Rudinì. Nisticò proveniva dalla redazione di Paese Sera, e nonostante la notizia dell'acquisizione del giornale da parte del PCI dovesse rimanere, almeno per il momento, riservata a pochi funzionari, incontrò subito dei problemi come racconta lui stesso: «Già all'indomani del mio arrivo più di un dirigente locale si presentava al giornale con l'aria del padroncino di casa. La disavventura giudiziaria funge da stimolo per i cronisti del giornale, e accresce la simpatia dei lettori sempre più numerosi. Limas Brothers srls – P.I. Nel luglio del 1960 vi furono in tutta Italia manifestazioni di protesta contro il governo presieduto da Fernando Tambroni, e sostenuto dai voti del MSI, che furono represse con la violenza dalle forze dell'ordine. Si chiama via Giornale l’Ora e collega via Mariano Stabile e via Pignatelli Aragona, nella sede storica del palazzo della redazione, che oggi ospita un ufficio dell’agenzia delle Entrate. Nasce a Palermo Via Giornale L'Ora, la prima strada in Italia dedicata ad un giornale. Caronia “Sostegno strutturale per sistema sanitario”, Palermo Covid 19. Nel 1973 il quotidiano finì nella bufera chiamata "Scandalo Isab" per aver ricevuto una quota di tangenti dal petroliere Garrone, per tacere sulle irregolarità in atto per la costruzione della Raffineria Isab. All rights reserved. Alla fine vince la linea di Luigi Di Maio. La famiglia Florio, attiva sin dalla metà del XIX secolo nella produzione e nel commercio di vini siciliani, finanziò la pubblicazione di un giornale quotidiano con sede a Palermo al fine di disporre di un organo di informazione attraverso il quale la borghesia imprenditoriale dell'isola potesse esprimere le proprie istanze verso il governo di Roma, accusato di trascurare il meridione d'Italia, ed in contrapposizione ad altre testate di tendenza filogovernativa e più vicine all'aristocrazia terriera e conservatrice. In direzione ostinata e contraria, L'ORA si prefigge di tornare ad essere il giornale dei palermitani e dei siciliani. La vicenda del giornale L'Ora è intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di tanti giornalisti diventati famosi. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. La dimostrazione venne repressa nel sangue dall'esercito, su preciso ordine di Giolitti, che accusò i Florio di aver sobillato la piazza. Come riportato dal "Giornale di Sicilia", il nuovo acquisto del Cus Palermo, Riccardo Scalia, dice la sua sulle aspettative: "Non vedo l'ora di giocare e per questo continuo ad allenarmi seppur individualmente. Di seguito un estratto di quanto scrive l’edizione odierna de il “Giornale di Sicilia”: â€œÈ l’ora di osare. Ultime notizie su politica, cronaca ed economia. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Alla fine degli anni ottanta la Segreteria Generale del PCI decide, di concerto con le cooperative dei giornalisti, di cedere la gestione editoriale del quotidiano L'Ora alla società Nuova Editrice Meridionale, che destinò cospicui investimenti in nuove tecnologie e nella ristrutturazione della sede del quotidiano e dei servizi. Venne inviato un corrispondente a Tokyo ed aperti uffici di corrispondenza a Vienna e a Berlino. La risposta arrivò pronta il giorno seguente sulle colonne del giornale, sotto forma di un editoriale con la firma di Ingrassia, nella quale tra l'altro si leggeva: «La pelle è un tessuto che ha un valore se sotto ci sono tanti organi fra i quali il cervello e il cuore e quindi un'idea e una passione. Ma la nuova gestione comportò il sorgere di contrasti tra i rappresentanti della cooperativa ed i fiduciari del partito riguardo agli indirizzi editoriali, che sfociarono nella decisione di quest'ultimo di sostituire in blocco il gruppo dirigente del giornale. Inoltre pubblicò i primi servizi fotografici di guerra, uno dei primi esempi di "fotogiornalismo d'attualità" in Italia[1]. Accanto a Morello, sulle colonne dell'Ora scrissero Napoleone Colajanni, Francesco Saverio Nitti, Luigi Capuana, Antonio Borgese e Rosso di San Secondo. Il romanzo di un giornale raccontato dai suoi cronisti". Il giornale infatti guardava alle terre della Tripolitania e della Cirenaica, dove si erano stabiliti tanti siciliani e anche all'impresa d'Etiopia. Il giornale prosegue nell'opera di documentazione dei fatti di cronaca, degli abusi e dei misfatti della pubblica amministrazione e delle gesta sempre più efferate dei malavitosi. Il primo numero de L'Ora uscì il 22 aprile 1900, con il sottotitolo di Corriere politico quotidiano della Sicilia[1]. È la prima volta che in Italia viene intitolata una strada ad un quotidiano. L'unico obiettivo che mi pongo è quello di contribuire alla salvezza della squadra. Fu questo uno degli ultimi aneliti di libertà per un giornale il cui destino, insieme a quello del resto della stampa indipendente, era ormai segnato dall'evolversi degli eventi. La promulgazione delle cosiddette "leggi fascistissime" nell'ottobre del 1926, a seguito dell'attentato a Mussolini avvenuto a Bologna, segna l'ulteriore "giro di vite" della dittatura fascista: sciolti i partiti politici e chiusi d'autorità tutti i giornali e le pubblicazioni non in linea con il regime. La Prefettura ha dato l'ok definitivo alla determina di un anno fa del sindaco Leoluca Orlando. Una parte della redazione, quella fascista, riparata a Roma, continuerà tuttavia a far uscire il quotidiano nella capitale fino al 3 giugno del 1944. successo durante l'ora di ginnastica. Per quello che può contare, è stato il primo giornale per il quale ho iniziato a collaborare nel 1990. Negli anni trenta il giornale fu a fianco della politica del fascismo, anche quella coloniale. Già il 28 agosto del 1945 a Palermo viene costituita da Sebastiano Lo Verde la "Società Editrice l'Ora", con l'obiettivo di riportare in edicola il giornale, che riprende le pubblicazioni l'8 aprile del 1946 con la testata L'Ora del Popolo[1]. PALERMO – La città di Palermo ha intitolato una via al “Giornale L’Ora”, il quotidiano che in quella strada ha avuto per decenni la propria redazione. 06813550826 Via R. Marturano, 48 – 90142 PALERMO Leggo- 25-11-2020. 05 Dicembre 2020 1 minuti di lettura Il Piccolo Teatro e il Teates, i Travaglini e il Brass Group, il Teatro Libero Flok Studio e il giornale L'Ora. Gasperini avrebbe avuto un acceso diverbio con il capitano Gomez durante l'intervallo di Midtjylland-Atalanta. Riprenderà le pubblicazioni il 24 gennaio del 1927. Roberto Rossi, "Sotto il segno della precarietà. domenica 29 Settembre 2019 lunedì 30 Settembre 2019 Dario Di Gesù 0 Views giornale l'ora, l'ora, marcello sorgi, via giornale l'ora, vittorio nisticò Oggi a Palermo è stata inaugurata ‘Via Giornale L’Ora’. Il primo evento di grande rilievo documentato dal nuovo giornale fu la manifestazione degli operai dei cantieri navali di Palermo e della Fonderia Oretea che il 1º marzo del 1901 scesero in piazza per uno sciopero generale proclamato contro l'intenzione del governo di abolire una legge del 1896 che disponeva agevolazioni per le imprese impegnate nella costruzione di navi militari[1]. L'Ora è stato un quotidiano palermitano nato per iniziativa della famiglia Florio[1] e attivo dal 1900 al 1992. Trump dà l'ok al passaggio di consegne 11/24/2020 08:57:00 AM WASHINGTON - Dopo che anche il Michigan ha certificato la vittoria del rivale Joe Biden, il … La sede in piazzetta Francesco Napoli 5, che dopo la chiusura de L'Ora aveva ospitato prima il Corriere del Mezzogiorno e poi Oggi Sicilia, è stata venduta definitivamente nel novembre 2004.[7]. Salvo non c’è più, L’Ora non c’è più. Inoltre l'intero patrimonio della famiglia Pecoraino venne messo sotto sequestro. L'esperienza però durò meno di due anni. Il quotidiano cessò definitivamente le pubblicazioni il 9 maggio del 1992 salutando i propri lettori con un "Arrivederci" in prima pagina[1][5]. La vicenda del giornale L'Ora è intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di tanti giornalisti diventati famosi. Il Pums è un piano strategico per la città e contribuirà al raggiungimento di obiettivi fondamentali per migliorare la mobilità urbana e della qualità dell’aria.”Manca, adesso, l’ultimo passaggio: la Valutazione Strategica Ambientale (VAS), calendarizzata per la prossima in Commissione regionale, e il PUMS sarà inviato al Consiglio comunale per la suaapprovazione definitiva, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal Decreto Ministeriale. A dirigere il giornale, di orientamento liberale, venne nominato Vincenzo Morello, uno dei più autorevoli giornalisti politici italiani del tempo. Giornale di Sicilia - il sito web del quotidiano che da oltre 150 anni informa con notizie dalla Sicilia e dall'Italia su cronaca, politica, economia, sport Fin dalla sua fondazione fu di orientamento progressista, a parte la parentesi del Ventennio, durante il quale divenne un organo della federazione fascista palermitana[1]. La voce del popolo. In quegli anni ospitò numerosi articoli del movimento futurista, tra cui quelli di Filippo Tommaso Marinetti. La voce del popolo. Tragedia a Palermo, dove una bambina di 10 anni è morta a scuola. Nasce a Palermo Via Giornale L'Ora, la prima strada in Italia dedicata ad un giornale. Il giornale, che aveva sin dalle origini una linea politica di sinistra non partitica, divenne così un organo di stampa fiancheggiatore della sinistra, e con questa sistemazione editoriale riprese dal 4 novembre 1954 la testata L'Ora sotto la direzione di Vittorio Nisticò, che durerà vent'anni fino al 1975. La Prefettura ha dato l'ok definitivo alla determina di un anno fa del sindaco Leoluca Orlando. Il Vaticano, dopo una rogatoria, ha ottenuto l'accesso alle "carte di Lugano". La vicenda del giornale L'Ora è intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di tanti giornalisti diventati famosi. Siamo sulla strada giusta, voglio contribuire alla salvezza” - 27/11/2020 ore 21:38 Come riportato dal "Giornale di Sicilia", il nuovo acquisto del Cus Palermo , Riccardo Scalia , dice la sua sulle aspettative: L'ORA, Palermo. Oggi a Palermo è stata inaugurata ‘Via Giornale L’Ora’. La direzione del quotidiano viene affidata nuovamente a Nino Sofia, in segno di continuità con il passato. Per l’occasione Palermo, per la prima volta in Italia, ha intitolato il nome di una strada ad un giornale. La ministra Azzolina avvia accertamenti. Sbloccati fondi per riconversione industriale DPI. La Cronaca di Palermo, le notizie in tempo reale, news ultimora dai quartieri e dalla provincia. La famiglia Florio, attiva sin dalla metà del XIX secolo nella produzione e nel commercio di vini siciliani, finanziò la pubblicazione di un giornale quotidiano con sede a Palermo al fine di disporre di un organo di informazione attraverso il quale la borghesia imprenditoriale dell'isola potesse esprimere le proprie istanze verso il governo di Roma, accusato di trascurare il meridione d'Italia, ed in contrapposizione ad altre testate di tendenza filogovernativa e più vicine all'aristocrazia terriera e conservatrice. Nel gennaio del 1927 le Autorità concessero al giornale di riprendere le pubblicazioni con il sottotitolo di Quotidiano fascista del Mediterraneo avendo per direttore Nicola Pascazio, segretario dei giornalisti di Sicilia, già redattore dell'organo ufficiale del PNF, Il Popolo d'Italia. Inaugurata stamattina 29 settembre 2019, a Palermo, la “Via Giornale L’Ora”, nel centenario della nascita di Vittorio Nisticò, storico direttore del giornale che osò sfidare la “cosa nostra” di Luciano Liggio. Roberto Rossi, "Era l'Ora. Giornale di Sicilia: “Palermo, è l’ora della verità” 19 Aprile 2017 Archivio News , PALERMO di Redazione Ilovepalermocalcio “L’ora X si avvicina, ma senza accelerate. Mi piace: 8516. Il più antico giornale d'Italia, in direzione ostinata e contraria per un informazione liberaed indipendente Il 20 ottobre del 2014 esce ad opera di una cooperativa di giornalisti il quotidiano on-line L'Ora Quotidiano,[9] con Giuseppe Lo Bianco nel ruolo di direttore responsabile, sostituito poco tempo dopo da Sandra Rizza, e con Vittorio Corradino come direttore editoriale. Se lo spirito del giornale rimaneva indomito, i mezzi restavano tuttavia limitati. Siamo sulla strada giusta. Tessitore tuttavia seppe resistere alle minacce e non esitò a pubblicare per primo, il 27 dicembre del 1924, il cosiddetto "memoriale Rossi" cioè il documento con cui l'ex capo dell'Ufficio Stampa di Mussolini accusava il Duce di essere il mandante dell'assassinio dell'On. La stessa cooperativa edita anche I Quaderni de L'Ora, rivista mensile su argomenti e inchieste di cronaca giudiziaria[11]. Editore Dolce Chic, Via Messina 34, 90123 Palermo. Contributo allo studio delle fonti della storia dell'arte in Italia nel Novecento, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Bollettino Ufficiale della Repubblica di San Marino, Archivio delle Leggi dello Stato della Città del Vaticano, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=L%27Ora&oldid=116346902, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Antonio Calabrò, "Cuore di cactus", Sellerio, 2010, Franco Nicastro - Michele Figurelli (a cura), "Era L'Ora", XL, 2013. I campi obbligatori sono contrassegnati *. La rinomanza del giornale non è solo dovuta alle inchieste sulla mafia, ma anche alle numerose collaborazioni con giornalisti, artisti e scrittori del calibro di Renato Guttuso, Leonardo Sciascia, Salvatore Quasimodo, Felice Chilanti e Giuliana Saladino. Tuttavia Pecoraino sottoscrisse un accordo con Ignazio Florio che lasciava a quest'ultimo la facoltà di nominare il direttore del giornale, di cui si avvalse per chiamare a dirigere il giornale professionisti di rango come Tullio Giordana, direttore dal 1910 al 1912, fino alla nomina di Salvatore Tessitore, in precedenza docente di diritto canonico ed ecclesiastico a Torino fino a quando i fascisti lo avevano costretto ad abbandonare il capoluogo piemontese, il quale diresse il giornale fino al 1926. Per l’occasione Palermo, per la prima volta in Italia, ha intitolato il nome di una strada ad un giornale. Una bimba di 10 anni è morta durante la lezione di educazione fisica a Palermo. Il 20 ottobre il giornale è di nuovo in edicola con un titolo di testa a nove colonne in caratteri cubitali: "La mafia ci minaccia, l'inchiesta continua". The paper was founded in 1900 and stopped being published in 1992. L'Ora divenne un giornale di respiro europeo e vennero stipulati accordi per lo scambio di informazioni con altri grandi quotidiani stranieri tra cui Le Matin di Parigi, il Times di Londra ed il quotidiano statunitense New York Sun. Durante la guerra italo-turca che il giornale sostenne, pubblicò servizi molto dettagliati, grazie anche alla vicinanza del fronte, che vennero ampiamente ripresi da altri organi di informazione nazionali e stranieri. La cerimonia si è svolta, stamane, in occasione del decennale della scomparsa di Vittorio Nisticò, storico direttore della testata, anche con l’apposizione di … di Francesco Anastasi. Cus Palermo, Scalia: “Non vedo l'ora di giocare. [...] Non ebbi altra scelta che stabilire il divieto di cellule all'interno del giornale e, per i redattori, di assumere incarichi di pubblica militanza politica». Ora è arrivato il tempo di una doverosa autocritica: non un mea culpa, perché non è intento di nessuno cercare colpevoli, bensì una semplice presa di responsabilità su quanto fatto nell’ultimo periodo con l’unico scopo di migliorare Gli uffici della mobilità urbana continueranno ad aggiornare i dati con l’obiettivo di intervenire sulle aree del PUMS che potrebbero ancora essere soggette a miglioramenti. L'ORA, Palermo. Le imprese del gruppo Pecoraino vennero rilevate dall'industriale Virga, ivi inclusa la proprietà del giornale, la cui gestione passò direttamente nelle mani della Federazione provinciale fascista di Palermo che nominò direttore il segretario del GUF Vincenzo Ullo e qualche mese dopo Gaspare Squadrilli, che mantenne la direzione fino al 1939. Negli anni sessanta e settanta il giornale seppe gestire un'incessante attività critico-culturale che culminò nelle battaglie civili ingaggiate dai suoi giornalisti, nonostante le minacce e gli attentati della mafia che giunse ad assassinare tre suoi cronisti: Cosimo Cristina (ucciso il 5 maggio del 1960), Giovanni Spampinato (ucciso il 27 ottobre del 1972) e Mauro De Mauro, quest'ultimo scomparso misteriosamente mentre stava lavorando ad un'indagine sul caso Mattei[4]. È la prima volta che in Italia viene intitolata una strada ad un quotidiano (segue) Registrazione al tribunale di Palermo. Il 1947 è anche l'anno in cui arriva al giornale la prima seria intimidazione da parte della banda di Salvatore Giuliano, con una lettera in cui si intima ai redattori di smettere di riferire "fatti da non pubblicizzare", con la minaccia in caso contrario di far loro "rimettere la pelle". Giornale di cronaca e notizie da Palermo per i cittadini palermitani. Secondo indiscrezioni, dopo l'Ajax il tecnico è pronto a dire addio. Prima di dirigere L'Ora, Morello aveva scritto sulla Tribuna di Roma, all'epoca il giornale più diffuso nel centro-sud. Difficoltà di carattere economico e la crisi post 1929, nonostante il sostegno della politica agricola ed economica del governo fascista, costrinsero l'impresa Pecoraino a cedere il giornale nel 1934 e a dichiarare fallimento nel 1936. In direzione ostinata e contraria, L'ORA si prefigge di tornare ad essere il giornale dei palermitani e dei siciliani. #L'ora. Nel gennaio 2014 è stata registrata come "L'Ora" insieme al marchio una nuova testata, con direttore responsabile Gaetano Sanzeri, giornalista pubblicista ed ex direttore amministrativo del vecchio quotidiano di piazzetta Napoli, che si prefigge l'obiettivo di riportare lo storico giornale a "voce dei siciliani". Nati 25 Luglio Segno Zodiacale, Scuola Media Vicenza, Antinoo Del Belvedere, Il Proprio Rende Indifferenti, Pertini 1 Libri Di Testo, Canto 6 Inferno Parafrasi, Fun Media Tv Samsung, Striscia La Notizia Puntata Di Ieri, Esclusione Sociale Disabili, " /> Cronaca Giovedì 26 Novembre 2020 Nato all'epoca dei Florio, nel 1900, il giornale vive il suo periodo d'oro negli anni della direzione di Vittorio Nisticò, dal 1954 al 1975. La pellicola, diretta da Antonio Bellia, vede la partecipazione di alcuni dei protagonisti dell'epoca: Antonio Calabrò, Michele Figurelli, Mario Genco, Francesco La Licata, Gabriello Montemagno, Franco Nicastro, Gigi Petyx, Marcello Sorgi, Vincenzo Vasile, Piero Violante e testimonianze come quella di Letizia Battaglia e della figlia di Salvo Licata, Costanza. E fonda un giornale, il L’Ora, al quale affidare la comunicazione e la disseminazione di tale progetto. Crea Alert 26-11-2020 ... A Palermo una ragazzina di dieci anni è morta durante l'ora di educazione fisica alla scuola media Vittorio Emanuele Orlando in via Lussemburgo. L'Ora è inoltre il primo giornale che osa intraprendere la pubblicazione di una serie di documentati e dettagliati articoli di inchiesta sul fenomeno mafioso in Sicilia, che riportano tra l'altro vicende legate all'ascesa del potere di un pericoloso delinquente dal nome di Luciano Liggio, ed ai legami sempre meno occulti tra il potere politico locale e la malavita organizzata. Sono questi anni tumultuosi, durante i quali ha luogo il referendum istituzionale che vede il giornale palermitano schierarsi con i sostenitori della Repubblica, in controtendenza con la maggioranza dell'elettorato cittadino che voterà invano per mantenere la monarchia. Ma la guerra ormai incombeva, e nel luglio del 1943 con lo sbarco degli americani in Sicilia e la caduta di Mussolini L'Ora fu costretto, come tutti i quotidiani a diffusione nazionale, ad interrompere le pubblicazioni dal 27 agosto del 1943. Giornale dichiaratamente di sinistra, l’editore era il Partito Comunista Italiano, “L’Ora” si fece interprete di questo spirito di rinnovamento, scegliendo di schierarsi contro la faccia negativa di quello stesso rinnovamento: la nuova Matteotti. Fu costretto a chiudere per motivi economici nel 1992. Palermo, bimba di 10 anni si accascia e muore a scuola: tragedia alla Vittorio Emanuele Orlando Covid, medico siciliano a casa dei pazienti al Nord: "L'unica soluzione le visite a domicilio" Il romanzo di un giornale raccontato dai suoi cronisti”. Si chiama via Giornale l’Ora e collega via Mariano Stabile e via Pignatelli Aragona, nella sede storica del palazzo della redazione, che oggi ospita un ufficio dell’agenzia delle Entrate. L’Ora è stato per tanti anni, forse l’unico giornale di denuncia, che c’è stato in Sicilia. Palermo Rap. Morello diresse il giornale fino al febbraio del 1902, anno in cui a dirigere L'Ora venne chiamato Medardo Riccio. Sofia, insieme agli ultimi antifascisti siciliani ancora in circolazione, in un primo tempo diede un'impronta velatamente "alternativa" al giornale, ma successivamente operò la definitiva fascistizzazione del giornale[3]. Nel 2019, in concomitanza col centenario della nascita dello storico direttore Nisticò, il Comune di Palermo ha denominato la strada adiacente all'edificio "Via Giornale L'Ora"[8]. © 2020. Giornale L'Ora. Nonostante la popolarità del giornale, il declino della situazione economica della famiglia Florio costrinse a cedere nel 1914 la maggioranza delle quote della società editrice a Filippo Pecoraino, facoltoso imprenditore e proprietario di molini e pastifici, che già dal 1904 aveva acquisito la quota di minoranza nell'impresa dei Rudinì. Nisticò proveniva dalla redazione di Paese Sera, e nonostante la notizia dell'acquisizione del giornale da parte del PCI dovesse rimanere, almeno per il momento, riservata a pochi funzionari, incontrò subito dei problemi come racconta lui stesso: «Già all'indomani del mio arrivo più di un dirigente locale si presentava al giornale con l'aria del padroncino di casa. La disavventura giudiziaria funge da stimolo per i cronisti del giornale, e accresce la simpatia dei lettori sempre più numerosi. Limas Brothers srls – P.I. Nel luglio del 1960 vi furono in tutta Italia manifestazioni di protesta contro il governo presieduto da Fernando Tambroni, e sostenuto dai voti del MSI, che furono represse con la violenza dalle forze dell'ordine. Si chiama via Giornale l’Ora e collega via Mariano Stabile e via Pignatelli Aragona, nella sede storica del palazzo della redazione, che oggi ospita un ufficio dell’agenzia delle Entrate. Nasce a Palermo Via Giornale L'Ora, la prima strada in Italia dedicata ad un giornale. Caronia “Sostegno strutturale per sistema sanitario”, Palermo Covid 19. Nel 1973 il quotidiano finì nella bufera chiamata "Scandalo Isab" per aver ricevuto una quota di tangenti dal petroliere Garrone, per tacere sulle irregolarità in atto per la costruzione della Raffineria Isab. All rights reserved. Alla fine vince la linea di Luigi Di Maio. La famiglia Florio, attiva sin dalla metà del XIX secolo nella produzione e nel commercio di vini siciliani, finanziò la pubblicazione di un giornale quotidiano con sede a Palermo al fine di disporre di un organo di informazione attraverso il quale la borghesia imprenditoriale dell'isola potesse esprimere le proprie istanze verso il governo di Roma, accusato di trascurare il meridione d'Italia, ed in contrapposizione ad altre testate di tendenza filogovernativa e più vicine all'aristocrazia terriera e conservatrice. In direzione ostinata e contraria, L'ORA si prefigge di tornare ad essere il giornale dei palermitani e dei siciliani. La vicenda del giornale L'Ora è intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di tanti giornalisti diventati famosi. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. La dimostrazione venne repressa nel sangue dall'esercito, su preciso ordine di Giolitti, che accusò i Florio di aver sobillato la piazza. Come riportato dal "Giornale di Sicilia", il nuovo acquisto del Cus Palermo, Riccardo Scalia, dice la sua sulle aspettative: "Non vedo l'ora di giocare e per questo continuo ad allenarmi seppur individualmente. Di seguito un estratto di quanto scrive l’edizione odierna de il “Giornale di Sicilia”: â€œÈ l’ora di osare. Ultime notizie su politica, cronaca ed economia. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Alla fine degli anni ottanta la Segreteria Generale del PCI decide, di concerto con le cooperative dei giornalisti, di cedere la gestione editoriale del quotidiano L'Ora alla società Nuova Editrice Meridionale, che destinò cospicui investimenti in nuove tecnologie e nella ristrutturazione della sede del quotidiano e dei servizi. Venne inviato un corrispondente a Tokyo ed aperti uffici di corrispondenza a Vienna e a Berlino. La risposta arrivò pronta il giorno seguente sulle colonne del giornale, sotto forma di un editoriale con la firma di Ingrassia, nella quale tra l'altro si leggeva: «La pelle è un tessuto che ha un valore se sotto ci sono tanti organi fra i quali il cervello e il cuore e quindi un'idea e una passione. Ma la nuova gestione comportò il sorgere di contrasti tra i rappresentanti della cooperativa ed i fiduciari del partito riguardo agli indirizzi editoriali, che sfociarono nella decisione di quest'ultimo di sostituire in blocco il gruppo dirigente del giornale. Inoltre pubblicò i primi servizi fotografici di guerra, uno dei primi esempi di "fotogiornalismo d'attualità" in Italia[1]. Accanto a Morello, sulle colonne dell'Ora scrissero Napoleone Colajanni, Francesco Saverio Nitti, Luigi Capuana, Antonio Borgese e Rosso di San Secondo. Il romanzo di un giornale raccontato dai suoi cronisti". Il giornale infatti guardava alle terre della Tripolitania e della Cirenaica, dove si erano stabiliti tanti siciliani e anche all'impresa d'Etiopia. Il giornale prosegue nell'opera di documentazione dei fatti di cronaca, degli abusi e dei misfatti della pubblica amministrazione e delle gesta sempre più efferate dei malavitosi. Il primo numero de L'Ora uscì il 22 aprile 1900, con il sottotitolo di Corriere politico quotidiano della Sicilia[1]. È la prima volta che in Italia viene intitolata una strada ad un quotidiano. L'unico obiettivo che mi pongo è quello di contribuire alla salvezza della squadra. Fu questo uno degli ultimi aneliti di libertà per un giornale il cui destino, insieme a quello del resto della stampa indipendente, era ormai segnato dall'evolversi degli eventi. La promulgazione delle cosiddette "leggi fascistissime" nell'ottobre del 1926, a seguito dell'attentato a Mussolini avvenuto a Bologna, segna l'ulteriore "giro di vite" della dittatura fascista: sciolti i partiti politici e chiusi d'autorità tutti i giornali e le pubblicazioni non in linea con il regime. La Prefettura ha dato l'ok definitivo alla determina di un anno fa del sindaco Leoluca Orlando. Una parte della redazione, quella fascista, riparata a Roma, continuerà tuttavia a far uscire il quotidiano nella capitale fino al 3 giugno del 1944. successo durante l'ora di ginnastica. Per quello che può contare, è stato il primo giornale per il quale ho iniziato a collaborare nel 1990. Negli anni trenta il giornale fu a fianco della politica del fascismo, anche quella coloniale. Già il 28 agosto del 1945 a Palermo viene costituita da Sebastiano Lo Verde la "Società Editrice l'Ora", con l'obiettivo di riportare in edicola il giornale, che riprende le pubblicazioni l'8 aprile del 1946 con la testata L'Ora del Popolo[1]. PALERMO – La città di Palermo ha intitolato una via al “Giornale L’Ora”, il quotidiano che in quella strada ha avuto per decenni la propria redazione. 06813550826 Via R. Marturano, 48 – 90142 PALERMO Leggo- 25-11-2020. 05 Dicembre 2020 1 minuti di lettura Il Piccolo Teatro e il Teates, i Travaglini e il Brass Group, il Teatro Libero Flok Studio e il giornale L'Ora. Gasperini avrebbe avuto un acceso diverbio con il capitano Gomez durante l'intervallo di Midtjylland-Atalanta. Riprenderà le pubblicazioni il 24 gennaio del 1927. Roberto Rossi, "Sotto il segno della precarietà. domenica 29 Settembre 2019 lunedì 30 Settembre 2019 Dario Di Gesù 0 Views giornale l'ora, l'ora, marcello sorgi, via giornale l'ora, vittorio nisticò Oggi a Palermo è stata inaugurata ‘Via Giornale L’Ora’. Il primo evento di grande rilievo documentato dal nuovo giornale fu la manifestazione degli operai dei cantieri navali di Palermo e della Fonderia Oretea che il 1º marzo del 1901 scesero in piazza per uno sciopero generale proclamato contro l'intenzione del governo di abolire una legge del 1896 che disponeva agevolazioni per le imprese impegnate nella costruzione di navi militari[1]. L'Ora è stato un quotidiano palermitano nato per iniziativa della famiglia Florio[1] e attivo dal 1900 al 1992. Trump dà l'ok al passaggio di consegne 11/24/2020 08:57:00 AM WASHINGTON - Dopo che anche il Michigan ha certificato la vittoria del rivale Joe Biden, il … La sede in piazzetta Francesco Napoli 5, che dopo la chiusura de L'Ora aveva ospitato prima il Corriere del Mezzogiorno e poi Oggi Sicilia, è stata venduta definitivamente nel novembre 2004.[7]. Salvo non c’è più, L’Ora non c’è più. Inoltre l'intero patrimonio della famiglia Pecoraino venne messo sotto sequestro. L'esperienza però durò meno di due anni. Il quotidiano cessò definitivamente le pubblicazioni il 9 maggio del 1992 salutando i propri lettori con un "Arrivederci" in prima pagina[1][5]. La vicenda del giornale L'Ora è intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di tanti giornalisti diventati famosi. Il Pums è un piano strategico per la città e contribuirà al raggiungimento di obiettivi fondamentali per migliorare la mobilità urbana e della qualità dell’aria.”Manca, adesso, l’ultimo passaggio: la Valutazione Strategica Ambientale (VAS), calendarizzata per la prossima in Commissione regionale, e il PUMS sarà inviato al Consiglio comunale per la suaapprovazione definitiva, nel pieno rispetto dei tempi previsti dal Decreto Ministeriale. A dirigere il giornale, di orientamento liberale, venne nominato Vincenzo Morello, uno dei più autorevoli giornalisti politici italiani del tempo. Giornale di Sicilia - il sito web del quotidiano che da oltre 150 anni informa con notizie dalla Sicilia e dall'Italia su cronaca, politica, economia, sport Fin dalla sua fondazione fu di orientamento progressista, a parte la parentesi del Ventennio, durante il quale divenne un organo della federazione fascista palermitana[1]. La voce del popolo. In quegli anni ospitò numerosi articoli del movimento futurista, tra cui quelli di Filippo Tommaso Marinetti. La voce del popolo. Tragedia a Palermo, dove una bambina di 10 anni è morta a scuola. Nasce a Palermo Via Giornale L'Ora, la prima strada in Italia dedicata ad un giornale. Il giornale, che aveva sin dalle origini una linea politica di sinistra non partitica, divenne così un organo di stampa fiancheggiatore della sinistra, e con questa sistemazione editoriale riprese dal 4 novembre 1954 la testata L'Ora sotto la direzione di Vittorio Nisticò, che durerà vent'anni fino al 1975. La Prefettura ha dato l'ok definitivo alla determina di un anno fa del sindaco Leoluca Orlando. Il Vaticano, dopo una rogatoria, ha ottenuto l'accesso alle "carte di Lugano". La vicenda del giornale L'Ora è intrecciata con quella della città di Palermo e con la carriera di tanti giornalisti diventati famosi. Siamo sulla strada giusta, voglio contribuire alla salvezza” - 27/11/2020 ore 21:38 Come riportato dal "Giornale di Sicilia", il nuovo acquisto del Cus Palermo , Riccardo Scalia , dice la sua sulle aspettative: L'ORA, Palermo. Oggi a Palermo è stata inaugurata ‘Via Giornale L’Ora’. La direzione del quotidiano viene affidata nuovamente a Nino Sofia, in segno di continuità con il passato. Per l’occasione Palermo, per la prima volta in Italia, ha intitolato il nome di una strada ad un giornale. La ministra Azzolina avvia accertamenti. Sbloccati fondi per riconversione industriale DPI. La Cronaca di Palermo, le notizie in tempo reale, news ultimora dai quartieri e dalla provincia. La famiglia Florio, attiva sin dalla metà del XIX secolo nella produzione e nel commercio di vini siciliani, finanziò la pubblicazione di un giornale quotidiano con sede a Palermo al fine di disporre di un organo di informazione attraverso il quale la borghesia imprenditoriale dell'isola potesse esprimere le proprie istanze verso il governo di Roma, accusato di trascurare il meridione d'Italia, ed in contrapposizione ad altre testate di tendenza filogovernativa e più vicine all'aristocrazia terriera e conservatrice. Nel gennaio del 1927 le Autorità concessero al giornale di riprendere le pubblicazioni con il sottotitolo di Quotidiano fascista del Mediterraneo avendo per direttore Nicola Pascazio, segretario dei giornalisti di Sicilia, già redattore dell'organo ufficiale del PNF, Il Popolo d'Italia. Inaugurata stamattina 29 settembre 2019, a Palermo, la “Via Giornale L’Ora”, nel centenario della nascita di Vittorio Nisticò, storico direttore del giornale che osò sfidare la “cosa nostra” di Luciano Liggio. Roberto Rossi, "Era l'Ora. Giornale di Sicilia: “Palermo, è l’ora della verità” 19 Aprile 2017 Archivio News , PALERMO di Redazione Ilovepalermocalcio “L’ora X si avvicina, ma senza accelerate. Mi piace: 8516. Il più antico giornale d'Italia, in direzione ostinata e contraria per un informazione liberaed indipendente Il 20 ottobre del 2014 esce ad opera di una cooperativa di giornalisti il quotidiano on-line L'Ora Quotidiano,[9] con Giuseppe Lo Bianco nel ruolo di direttore responsabile, sostituito poco tempo dopo da Sandra Rizza, e con Vittorio Corradino come direttore editoriale. Se lo spirito del giornale rimaneva indomito, i mezzi restavano tuttavia limitati. Siamo sulla strada giusta. Tessitore tuttavia seppe resistere alle minacce e non esitò a pubblicare per primo, il 27 dicembre del 1924, il cosiddetto "memoriale Rossi" cioè il documento con cui l'ex capo dell'Ufficio Stampa di Mussolini accusava il Duce di essere il mandante dell'assassinio dell'On. La stessa cooperativa edita anche I Quaderni de L'Ora, rivista mensile su argomenti e inchieste di cronaca giudiziaria[11]. Editore Dolce Chic, Via Messina 34, 90123 Palermo. Contributo allo studio delle fonti della storia dell'arte in Italia nel Novecento, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Bollettino Ufficiale della Repubblica di San Marino, Archivio delle Leggi dello Stato della Città del Vaticano, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=L%27Ora&oldid=116346902, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Antonio Calabrò, "Cuore di cactus", Sellerio, 2010, Franco Nicastro - Michele Figurelli (a cura), "Era L'Ora", XL, 2013. I campi obbligatori sono contrassegnati *. La rinomanza del giornale non è solo dovuta alle inchieste sulla mafia, ma anche alle numerose collaborazioni con giornalisti, artisti e scrittori del calibro di Renato Guttuso, Leonardo Sciascia, Salvatore Quasimodo, Felice Chilanti e Giuliana Saladino. Tuttavia Pecoraino sottoscrisse un accordo con Ignazio Florio che lasciava a quest'ultimo la facoltà di nominare il direttore del giornale, di cui si avvalse per chiamare a dirigere il giornale professionisti di rango come Tullio Giordana, direttore dal 1910 al 1912, fino alla nomina di Salvatore Tessitore, in precedenza docente di diritto canonico ed ecclesiastico a Torino fino a quando i fascisti lo avevano costretto ad abbandonare il capoluogo piemontese, il quale diresse il giornale fino al 1926. Per l’occasione Palermo, per la prima volta in Italia, ha intitolato il nome di una strada ad un giornale. Una bimba di 10 anni è morta durante la lezione di educazione fisica a Palermo. Il 20 ottobre il giornale è di nuovo in edicola con un titolo di testa a nove colonne in caratteri cubitali: "La mafia ci minaccia, l'inchiesta continua". The paper was founded in 1900 and stopped being published in 1992. L'Ora divenne un giornale di respiro europeo e vennero stipulati accordi per lo scambio di informazioni con altri grandi quotidiani stranieri tra cui Le Matin di Parigi, il Times di Londra ed il quotidiano statunitense New York Sun. Durante la guerra italo-turca che il giornale sostenne, pubblicò servizi molto dettagliati, grazie anche alla vicinanza del fronte, che vennero ampiamente ripresi da altri organi di informazione nazionali e stranieri. La cerimonia si è svolta, stamane, in occasione del decennale della scomparsa di Vittorio Nisticò, storico direttore della testata, anche con l’apposizione di … di Francesco Anastasi. Cus Palermo, Scalia: “Non vedo l'ora di giocare. [...] Non ebbi altra scelta che stabilire il divieto di cellule all'interno del giornale e, per i redattori, di assumere incarichi di pubblica militanza politica». Ora è arrivato il tempo di una doverosa autocritica: non un mea culpa, perché non è intento di nessuno cercare colpevoli, bensì una semplice presa di responsabilità su quanto fatto nell’ultimo periodo con l’unico scopo di migliorare Gli uffici della mobilità urbana continueranno ad aggiornare i dati con l’obiettivo di intervenire sulle aree del PUMS che potrebbero ancora essere soggette a miglioramenti. L'ORA, Palermo. Le imprese del gruppo Pecoraino vennero rilevate dall'industriale Virga, ivi inclusa la proprietà del giornale, la cui gestione passò direttamente nelle mani della Federazione provinciale fascista di Palermo che nominò direttore il segretario del GUF Vincenzo Ullo e qualche mese dopo Gaspare Squadrilli, che mantenne la direzione fino al 1939. Negli anni sessanta e settanta il giornale seppe gestire un'incessante attività critico-culturale che culminò nelle battaglie civili ingaggiate dai suoi giornalisti, nonostante le minacce e gli attentati della mafia che giunse ad assassinare tre suoi cronisti: Cosimo Cristina (ucciso il 5 maggio del 1960), Giovanni Spampinato (ucciso il 27 ottobre del 1972) e Mauro De Mauro, quest'ultimo scomparso misteriosamente mentre stava lavorando ad un'indagine sul caso Mattei[4]. È la prima volta che in Italia viene intitolata una strada ad un quotidiano (segue) Registrazione al tribunale di Palermo. Il 1947 è anche l'anno in cui arriva al giornale la prima seria intimidazione da parte della banda di Salvatore Giuliano, con una lettera in cui si intima ai redattori di smettere di riferire "fatti da non pubblicizzare", con la minaccia in caso contrario di far loro "rimettere la pelle". Giornale di cronaca e notizie da Palermo per i cittadini palermitani. Secondo indiscrezioni, dopo l'Ajax il tecnico è pronto a dire addio. Prima di dirigere L'Ora, Morello aveva scritto sulla Tribuna di Roma, all'epoca il giornale più diffuso nel centro-sud. Difficoltà di carattere economico e la crisi post 1929, nonostante il sostegno della politica agricola ed economica del governo fascista, costrinsero l'impresa Pecoraino a cedere il giornale nel 1934 e a dichiarare fallimento nel 1936. In direzione ostinata e contraria, L'ORA si prefigge di tornare ad essere il giornale dei palermitani e dei siciliani. #L'ora. Nel gennaio 2014 è stata registrata come "L'Ora" insieme al marchio una nuova testata, con direttore responsabile Gaetano Sanzeri, giornalista pubblicista ed ex direttore amministrativo del vecchio quotidiano di piazzetta Napoli, che si prefigge l'obiettivo di riportare lo storico giornale a "voce dei siciliani". Nati 25 Luglio Segno Zodiacale, Scuola Media Vicenza, Antinoo Del Belvedere, Il Proprio Rende Indifferenti, Pertini 1 Libri Di Testo, Canto 6 Inferno Parafrasi, Fun Media Tv Samsung, Striscia La Notizia Puntata Di Ieri, Esclusione Sociale Disabili, " />